sabato 8 marzo 2008

COME GIUDICA "MEMORIE DELL'ARTE BIMBA", SORA CULTURA?

10 commenti:

Anonimo ha detto...

maestro,,,

Anonimo ha detto...

Eccheccazzo Scozz, proprio quella merda del comic sans dovevi usare per il lettering del balloon?

Cozza con la magnificenza del tratto.

Anonimo ha detto...

Quello avevo e quello ho usato....
Piantàmola co' ste pippe

Anonimo ha detto...

Scozz, saran pippe però nel attuale mondo internettarol-fumettaro è una cosa che salta subito all'occhio e sa tanto di "il fumetto: impara anche tu i primi passi".

E bada Scozz, non è per offendere o sminuirti per me sei un idolo in tutti i sensi.

Poi a rimediare a una cosa così non ci vuole niente, se vuoi te li mando io stesso un par di font...è che proprio non riesco a fare a meno di considerare il lettering un elemento importante nell'economia visiva di un fumetto (essì che lo diceva pure il moebius e, per quanto francioso del cazzio, per me c'aveva anche ragione).

Comunque cazzatele a parte, immutato rispetto.

Ciao.

Anonimo ha detto...

le pippe ai pippaioli

Gianfranco Goria ha detto...

Caro Filippo...
oggi sei con me su afNews... e non è una marchetta, visto che non mi paghi. ;-)
Gianfranco Goria - www.afnews.info
Buone cose! :-)

Anonimo ha detto...

Era ora che uscisse, il Verbo scòzzariano. Corro a prenderlo! Q.

Anonimo ha detto...

A Goria: non FAR TANTO LO SPIRITOSO, non ho mai pagato nessuno per questi servizietti. Che cosa cavolo c'entra?
Piuttosto ke pagarti, magari dovrei ringraziarti per le stente quindici righe sul tuo blog. Uno sforzo in pi+
potevi farlo, lasciar perdere Gassman,magari, e vedere se ti riusciva di andare un pochino più a fondo. Ma a citazione "non pagata" non si guarda in bocca, e non sono mai stato un irriconoscente. Alle prossime 15 righe, più ragionate. Cin cin.

Anonimo ha detto...

Ciao Filippo,

ti ringrazio per la bella serata di ieri, quando hai deliziato il pubblico di "Curiosissimo" parlando dell'intricato mondo fumettaro.
Il tuo libro mi ha colpito per lo stile linguistico, per l'energia data alla parola, l'intensità del periodo, un libro che non scorre facilmente come i tuoi disegni, che incollano la vista a differenza di altri che invitano a scivolare sulla vignetta successiva, perché sono nati per il consumo ripetuto e ripetitivo. La stessa differenza che c'è tra un Amarone e un Lambrusco; è molto difficile finire una bottiglia di Amarone ma ne basta un sorso per rimanerne ammaliati, mentre il Lambrusco ha "beva", lo consumi con facilità e in grande quantità; però nessuno si ricorderà mai di una bevuta di Lambrusco, mentre tutti hanno vivo il ricordo di un inebriante incontro con l'Amarone.
Ancora grazie, anche da parte di Federico.

Ciao

Curiosissimopaolo(gourmet?)

Anonimo ha detto...

Caro Paolo "C" Gourmet, ringrazio te e tutta la banda bolognese.
La vostra birra irlandese è al di là di qualsiasi descrizione.
I cioccolatini li ho finiti tutti in autostrada.
Non serve altro, credo.